18.1. Consiglio di Stato, Sez. IV, 31 luglio 2009, n. 4838

Abstract

Il Tribunale amministrativo ha respinto l’appello proposto da un cittadino contro la sentenza n. 814 del 2009 del TAR di Brescia che respingeva a sua volta il ricorso contro il rifiuto da parte del Comune di Brescia dell’estrazione di copia dei documenti amministrativi relativi all’adozione del PRG- Piano di Governo del territorio, pur avendo il Comune acconsentito alla visione dei documenti.

Il Consiglio di Stato concorda con il TAR Brescia nell’affermare che per gli atti del procedimento di adozione dello strumento urbanistico denominato “piano di governo del territorio” si applica l’articolo 24, comma 1, lettera c), della legge n. 241 del 7 agosto 1990, per il quale “il diritto di accesso è escluso…… nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, per i quali restano ferme le particolari norme che ne regolano la formazione”.

La legge generale sul procedimento amministrativo esclude espressamente, infatti, dal suo ambito di applicazione quelle attività dell’amministrazione rivolte anche alla adozione ed alla approvazione degli strumenti di pianificazione urbanistica in quanto la trasparenza degli atti volti all’emanazione del “piano regolatore generale del Comune” è disciplinata dalle norme speciali (articolo 9 della legge urbanistica n. 1150 del 17 agosto 1942) che prevalgono su quelle generali, secondo il criterio risolutore di antinomie normative appunto della specialità.

Gli atti dei suddetti procedimenti amministrativi generali sono accessibili agli interessati nelle particolari forme del deposito al pubblico del progetto di piano con i relativi elaborati, della pubblicazione dell’avvenuto deposito, della visione dello stesso da parte di ogni soggetto interessato. Non è previsto, pertanto, un diritto di effettuare copia dei documenti che compongono il piano in corso di approvazione.