16.6. T.A.R. Sicilia, CT, 22 giugno 2009, n.1171

Abstract

In una gara indetta da un’amministrazione provinciale per la fornitura di autovetture, un’impresa partecipante si duole dell’esclusione disposta nei suoi confronti e motivata dalla produzione della dichiarazione sostitutiva in luogo del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio.

L’impresa impugna quindi, insieme all’esclusione, anche il bando e gli atti presupposti, sostenendo, in primo luogo, che il provvedimento di esclusione viola la normativa sulla semplificazione di cui alla l. n. 15/1968 e, inoltre, che la documentazione di gara non prevede espressamente la comminazione dell’esclusione per il caso di mancata produzione del certificato richiesto.

Il Collegio, preliminarmente, chiarisce che l’impugnazione del provvedimento di esclusione è ammissibile anche se il ricorrente non dimostra che avrebbe vinto la gara; ciò in quanto l’esclusione ha una portata immediatamente lesiva dell’interesse a veder valutata l’offerta, indipendentemente dal successivo esito della procedura.

Quanto al merito, il T.A.R. ritiene che la presentazione di una dichiarazione sostitutiva autenticata dell’iscrizione alla C.C.I.A. sia pienamente idonea a comprovare il requisito richiesto.

In mancanza, infatti, di una specifica prescrizione del bando che vieti di produrre certificazioni sostitutive dei documenti richiesti, trova applicazione la L. n. 15/1968, oggi contenuta nel D.P.R. n. 445/2000, la quale, all’art. 2, stabilisce che “…l’iscrizione in albi o elenchi tenuti dalla pubblica amministrazione sono comprovati con dichiarazioni, anche contestuali all’istanza, sottoscritte dall’interessato e prodotte in sostituzione delle normali certificazioni. La sottoscrizione delle dichiarazioni deve essere autenticata con le modalità di cui all’art. 20”.

Il Collegio, pertanto, conclude per la fondatezza del ricorso, con conseguente obbligo, per l’amministrazione intimata, di rivalutare le offerte di tutte le ditte ammesse e della ditta illegittimamente esclusa, al fine di verificare la legittimità dell’aggiudicazione precedentemente disposta.