Giurisprudenza annotata

9.4. CONSIGLIO DI STATO, SEZ. VI, 16 DICEMBRE 2010, N. 9103


Abstract


La società S.xxx. Spa presentava un ricorso al Tar del Lazio contro il Ministero del Lavoro e della Salute e alla Direzione Provinciale del Lavoro di Ferrara, per chiedere l’accesso agli atti e ai documenti relativi al procedimento amministrativo conclusosi con il verbale di obbligazioni in solido del 27 marzo 2009, n. 7397 e agli atti presupposti, consequenziali e/o connessi a tale verbale. Inoltre, chiedeva l’annullamento del diniego tacito sulla istanza di accesso e la condanna delle Amministrazioni.

A sostegno delle sue tesi la S.xxxx. deduceva, con unico motivo, in particolare, la violazione e la falsa applicazione dei principi generali in materia di accesso previsti dalla legge 241/90; la violazione dei principi di buon andamento, trasparenza e giusto procedimento.

Le Amministrazioni si costituivano in giudizio e promuovevano anche istanza di regolamento di competenza, ritenendo competente il Tar dell’Emilia Romagna.

Il Tar del Lazio dopo aver esaminato l’eccezione di incompetenza riteneva manifestamente infondata l’eccezione stessa e quindi decideva la causa nel merito, respingendo il ricorso e affermando che le esigenze di difesa enunciate dalla ricorrente, per garantire l’accesso, non erano sufficienti, dovendo quest’ultimo corrispondere ad una effettiva necessità di tutela di interessi ritenuti lesi e ammettendosi l’accesso soltanto nei limiti cui sia strettamente indispensabile.

Contro tale sentenza la S.xxxx. ricorreva in appello muovendo le stesse censure presentate dinanzi al giudice di primo grado.

Il Consiglio di Stato accoglie l’appello.

Il giudice, infatti, dopo aver analizzato la giurisprudenza utilizzata dal giudice di prime cure per negare l’accesso agli atti, la ritiene non pertinente al caso di specie.

Per questo il Consiglio di Stato, condividendo la tesi della società appellante, riconosce che le Amministrazioni erano tenute a soddisfare la richiesta di accesso, non sussistendo alcun dubbio sull’interesse e sulla legittimazione della richiesta.

Infine, dopo aver ribadito che il diritto di accesso rappresenta la regola, mentre il diniego l’eccezione, il giudice ordina all’Amministrazione di consentire l’accesso alla documentazione richiesta.


Riferimenti bibliografici





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